Mangiare noci per prevenire l’Alzheimer

Mangiare noci per prevenire l’Alzheimer

Oggigiorno tutti sappiamo che per un motivo o per un altro un consumo quotidiano di modeste quantità di frutta secca a guscio ci aiuta a vivere meglio.

Le ragioni più note e universalmente riconosciute riguardano il loro contenuto in termini di acidi grassi polinsaturi che aiutano a mantenere nella norma il quadro lipidico nel sangue, oltreché per il loro contenuto in proteine e minerali di difficile reperimento in altre fonti alimentari.

Oggi a queste proprietà elencate si aggiunge un’altra importantissima scoperta che apre scenari fino a poco tempo fa inimmaginabili.

Un consumo regolare potrebbe essere utile nella prevenzione dell’Alzheimer. il meccanismo potrebbe essere duplice. Sicuramente è nota l’attività antinfiammatoria e neuroprotettiva esercitata dal consumo regolare dei semi oleosi.

Ma da una raccolta di studi che vede coinvolto complessivamente oltre 350.000 persone, condotto da un italiano, è emerso che c’è un’azione diretta nel contrasto della patologia neurodegenerativa.

Da una serie di altri studi è emerso che il consumo di frutta secca è sicuramente in grado di rallentare e addirittura bloccare la degenerazione della neuropatologia.

Senza volerci addentrare troppo in dati tecnici, si può affermare, sulla base di autorevoli studi, che un consumo di frutta secca è decisamente utile per la prevenzione anche di patologie neurodegenerative particolarmente gravi quale può essere il morbo di Alzheimer.

Quindi oggi abbiamo una ragione in più, qualora ce ne fosse ancora bisogno, per convincerci a consumare più frutta secca.

Dott. Agostino Urso (Biologo-Nutrizionista)

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