Etichetta energetica degli elettrodomestici

Etichetta energetica degli elettrodomestici:

I numerosissimi elettrodomestici sono diventati ormai indispensabili nelle nostre case, per ottimizzare il consumo di energia, andrebbero privilegiati i modelli di più recente fabbricazione, provvisti di etichetta energetica, che va controllata attentamente al momento dell’acquisto. etichetta-energetica

La Direttiva Europea 92/7/CE ha stabilito l’obbligo per i produttori di applicare agli elettrodomestici un’ etichetta energetica; in Italia, a partire dal 1998, tutti gli elettrodomestici ne sono stati muniti: condizionatori,lavatrici,frigoriferi, ecc.

L’etichetta energetica consente di conoscere caratteristiche e consumi e di valutare fin dal momento dell’acquisto i costi di esercizio di ciascun modello.

 

Come leggere l’etichetta energetica:

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L’etichetta è divisa in settori:

settore 1: Viene identificato l’elettrodomestico (nome o marchio della casa produttrice e nome o codice del modello);

settore 2: si trova una scala di riferimento per le categorie di efficienza energetica divisa in 7 classi, dalla A (bassi consumi) alla G (alti consumi) e si evidenzia a quale classe appartiene l’elettrodomestico in esame; viene inoltre riportato il simbolo dell’Ecolabel; modelli diversi appartenenti alla stessa classe possono essere ulteriormente confrontati in base al consumo di energia, indicato nel settore 3 dell’etichetta ed espresso come consumo annuo (Kwh/anno) o per ciclo di utilizzo (kWh/ciclo);

ma attenzione! il consumo viene stimato per un utilizzo di condizioni standard predefinite, ad esempio tenendo l’apparecchio sempre acceso, a porte chiuse e in condizioni particolari di laboratorio.

Sarà bene ricordare che il consumo reale potrà variare sensibilmente in base al modo in cui viene utilizzato l’apparecchio e al luogo in cui esso viene installato; ad esempio il consumo di un frigo aumenta molto se lo si apre spesso o lo si tiene aperto a lungo, mentre per quel che riguarda l’utilizzo delle lavatrici o lavastoviglie andrebbero sempre privilegiati programmi “rapidi”, economici e in generale effettuati a temperature più basse; per il frigo invece il termostato andrebbe mantenuto su una posizione intermedia, non bisognerebbe introdurre mai alimenti caldi, ne tenere aperti gli sportelli per più di qualche secondo.

Settore 4: vengono forniti dati sulla capacità dell’apparecchio come ad esempio, il volume utile complessivo di frigo e congelatore o l’efficacia di lavaggio o di centrifugazione per le lavatrici.

Settore 5: Viene indicata la classe di efficienza energetica in riscaldamento dell’apparecchio.

Settore 6: Viene indicata la rumorosità dell’apparecchio.

Leggi anche: Differenze tra vecchie e nuove etichette energetiche:

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